Titoli di Stato: boom di rendimenti

Titoli di Stato: boom di rendimenti

Il mercato obbligazionario ha vissuto 3 anni da brivido, con il ribasso del valore di titoli in circolazione iniziato ufficialmente il 4 agosto 2020. La più discesa lunga di tutti i tempi, con 800 giorni di ribasso di fila.

L’altra faccia della medaglia, è che i rendimenti sono saliti vertiginosamente in confronto a 3 anni fa e i Titoli di Stato oggi hanno un rendimento decisamente più interessante ed appetibile per chi ha liquidità da investire. Il BTP decennale ha raggiungo un rendimento lordo del 4.87% (4.06% netto):

Il corrispettivo Treasury USA ha attualmente un rendimento lordo del 5.91% (4.95% netto):

Tornando ai BTP, il grafico sottostante mostra come varia il rendimento annuo dei BTP a tasso fisso in base al loro tempo residuo:

Per approfondire:

• Rendimento dei BTP
• Migliori BTP da acquistare oggi

Dati aggiornati a 5 Ottobre 2023. Il rendimento netto viene calcolato assumendo che il BTP venga acquistato oggi al prezzo di mercato e tenuto fino a scadenza, e tiene conto dell’eventuale tassa sul capital gain del 12.5% e dell’imposta di bollo del 0.2% annuo.

Novità: nuovi capitoli della Guida ai BTP e duration dei BTP

Ci sono un paio di novità sul sito di Oltre Risparmio rispetto alla scorsa settimana. Abbiamo pubblicato tre nuovi capitoli della Guida ai BTP:

• Analisi dei rendimenti
• Analisi dei rischi
• Fiscalità e tassazione

La guida è ancora in fase di scrittura e i capitoli verranno arricchiti nel corso delle prossime settimane.

Inoltre, abbiamo aggiunto la “duration” e “modified duration” nella pagina di dettaglio delle obbligazioni. Ad esempio, nella pagina del BTP Tf 4.35% Nv33 troverete “duration” e “modified duration” nella sezione “Dettagli”.

Quali sono i Paesi e le Regioni Europee con i lavoratori più qualificati?

Nel tessuto sempre mutevole delle economie moderne, i lavoratori altamente qualificati emergono come il motore trainante dell’innovazione, della produttività e della crescita economica. La categoria comprende manager, professionisti e tecnici nell’età compresa tra i 25 e i 64 anni, che svolgono un ruolo essenziale nella creazione di soluzioni innovative e nella guida di settori chiave delle economie europee.

Secondo i dati del 2022, l’Unione Europea può vantare circa 80 milioni di lavoratori altamente qualificati, corrispondenti al 44,2% del totale dei lavoratori impiegati tra i 25 e i 64 anni. Tuttavia, questo numero non è uniformemente distribuito nell’UE, con profonde variazioni a livello regionale.

Particolarmente interessante è il fatto che in 53 regioni dell’UE più della metà della forza lavoro è costituita da lavoratori altamente qualificati. Queste percentuali più elevate si riscontrano soprattutto nelle capitali e nelle zone urbane.

Nell’anno 2022, le regioni con la più alta concentrazione di lavoratori altamente qualificati erano Stoccolma (Svezia, 73,6%), Utrecht (Paesi Bassi, 68,9%), Lussemburgo (67,4%) e Prov. Brabant Wallon (Belgio, 65,8%). Inoltre, tra le 14 regioni europee con la più alta percentuale di lavoratori altamente qualificati, ben 12 erano capitali di Stato.

Al contrario, le regioni rurali, gli ex cuori industriali e le aree periferiche mostrano una minore presenza di lavoratori altamente qualificati.

E in Italia? L’Italia non si piazza benissimo in confronto agli altri Paesi Europei, in particolare in confronto con il nord Europa. C’è un significativo divario tra nord/centro e sud/isole, cosa che purtroppo non stupisce considerato che il divario è il riflesso di un gap economico ed occupazionale che va avanti da decenni.

Fonte: Which regions have the most highly-skilled employed people?.