Giovedì scorso si è tenuta la riunione mensile della Banca Centrale Europea (BCE). Per la prima volta dopo oltre un anno, la BCE ha
scelto di non alzare i tassi di interesse, lasciandoli invariati al 4,5% per i rifinanziamenti principali e
al 4% per i depositi.
Questa scelta riflette non solo i timori di una possibile recessione economica, ma anche il recente calo dell’inflazione,
che è più che dimezzata rispetto al picco di un anno fa e con un trend discendente accentuato, nonostante sia ancora lontana
dall’obiettivo del 2%. Il tasso di inflazione misurato su base annua ed aggiornato a Settembre 2023 è del 4,3% nell’area Euro,
e del 5,6% in Italia:
Dati aggiornati a 26 Ottobre 2023.
Il rendimento netto viene calcolato assumendo che il BTP venga acquistato oggi al prezzo di mercato
e tenuto fino a scadenza, e tiene conto dell’eventuale tassa sul capital gain del 12.5% e
dell’imposta di bollo del 0.2% annuo.
BRICS e G7: PIL dei due gruppi a confronto
A partire dal 2024, il gruppo dei Paesi BRICS si espanderà accogliendo sei nuovi membri, sollevando interrogativi sulla
crescita del potere economico di questo gruppo. Con l’ingresso di questi nuovi stati, il blocco rappresenterà oltre 30
trilioni di dollari di PIL, pari al 29% del PIL mondiale.
Un confronto grafico tra il PIL dei paesi BRICS e del G7, basato sulle previsioni del Fondo Monetario Internazionale (FMI)
per il 2023, mostra che, nonostante l’espansione, BRICS è ancora inferiore al 43% del PIL mondiale detenuto dal G7. Tuttavia,
questa differenza è destinata a ridursi, poiché nazioni importanti come l’India continuano a crescere a ritmi superiori
alla media, e con l’arrivo previsto di ulteriori membri in futuro.
Prima dell’aggiunta dei nuovi membri (Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti), il PIL
cumulativo di BRICS era di 27,7 trilioni di dollari, pari al 26% del PIL mondiale. I nuovi membri aggiungono 3,1
trilioni di dollari al blocco, con l’Arabia Saudita in testa grazie al suo PIL di 1,1 trilioni di dollari.
Questi nuovi membri non portano solo un contributo al PIL di BRICS ma anche risorse cruciali come il petrolio, il litio
e altri minerali. Ad esempio, l’aggiunta dell’Argentina al BRICS espande notevolmente le riserve totali di litio del
gruppo, fondamentali per la produzione globale di batterie e l’adozione di veicoli elettrici.
Guardando al futuro, è interessante notare che molti dei nuovi membri BRICS hanno tassi di crescita economica potenziale
notevolmente alti. Paesi come l’Etiopia (con una previsione di crescita del PIL del 1,170% entro il 2050) e l’Egitto
(con una previsione di crescita del PIL del 635% entro il 2050) hanno tassi di crescita economici molto elevati, alzando
ulteriormente il potenziale economico del blocco.
Secondo le previsioni di Goldman Sachs, entro il 2050 BRICS supererà il G7 in termini di PIL, anche senza i nuovi membri.
Se queste proiezioni si avvereranno è ancora da vedere, ma con l’intenzione di BRICS di accogliere sempre più membri,
è probabile che il gruppo supererà il PIL del G7 nei prossimi decenni.
PIL 2024: le proiezioni del Fondo Monetario Internazionale
A proposito di Paesi emergenti, l’anno 2024 si preannuncia promettente per alcune economie mondiali, come indicato dalle
proiezioni del Fondo Monetario Internazionale (FMI). Tra le nazioni che si preparano a vedere una crescita economica
significativa, molte si trovano in Asia e nell’Africa Subsahariana, regioni che stanno vivendo un rapido sviluppo economico.
Paese
Regione
Crescita PIL stimata 2024 (%)
🇲🇴 Macao SAR
Asia Pacifico
27.2
🇬🇾 Guyana
Americhe
26.6
🇵🇼 Palau
Asia Pacifico
12.4
🇳🇪 Niger
Africa Subsahariana
11.1
🇸🇳 Senegal
Africa Subsahariana
8.8
🇱🇾 Libia
Medio Oriente e Nord Africa
7.5
🇷🇼 Ruanda
Africa Subsahariana
7.0
🇨🇮 Costa d’Avorio
Africa Subsahariana
6.6
🇧🇫 Burkina Faso
Africa Subsahariana
6.4
🇧🇯 Benin
Africa Subsahariana
6.3
🇮🇳 India
Asia Pacifico
6.3
🇬🇲 Gambia
Africa Subsahariana
6.2
🇪🇹 Etiopia
Africa Subsahariana
6.2
🇰🇭 Cambogia
Asia Pacifico
6.1
🇹🇿 Tanzania
Africa Subsahariana
6.1
🇧🇩 Bangladesh
Asia Pacifico
6.0
🇩🇯 Gibuti
Medio Oriente e Nord Africa
6.0
🇧🇮 Burundi
Africa Subsahariana
6.0
🇵🇭 Filippine
Asia Pacifico
5.9
🇻🇳 Vietnam
Asia Pacifico
5.8
🌍 Media Mondiale
–
2.9
Tralasciando alcuni minuscoli Paesi come Palau (un gruppo di 340 piccole isole), nella classifica troviamo comunque Paesi
significativi, come l’India (+6,3%). L’India, recentemente diventata il paese più popoloso al mondo, dovrebbe raggiungere
un picco di 1,7 miliardi di persone entro il 2064.
Interessante anche notare che la metà delle prime venti economie in crescita appartiene all’Africa Subsahariana, con Niger
(+11,1%) e Senegal (+8,8%) in testa alla lista.
Nonostante le stime del IMF per il 2024 restano comunque forti incertezze e instabilità per questi Paesi. Nel caso del Niger,
un recente colpo di stato militare potrebbe avere serie implicazioni sulla futura crescita economica. Il campo petrolifero
di Agadem del paese, di proprietà principalmente della China National Petroleum Corporation (CNPC), potrebbe vedere le sue
esportazioni interrotte a causa delle sanzioni globali. Anche l’economia del Senegal è legata all’industria petrolifera,
il che significa che la sua crescita potrebbe subire fluttuazioni nei prossimi anni.
Guardando invece alle economie avanzate, continua a spiccare la Spagna (+1.7%), seguita da Canada (+1.6%) e Stati Uniti (+1.5%).
Italia, purtroppo, fanalino di coda con una crescita del PIL attesa bassa sia per il 2023, che per il 2024.
Paese
2022
2023
2024
🇪🇸 Spagna
5.8
2.5
1.7
🇨🇦 Canada
3.4
1.3
1.6
🇺🇸 Stati Uniti
2.1
2.1
1.5
🇪🇺 Eurozona
3.3
0.7
1.2
🇯🇵 Giappone
1.0
2.0
1.0
🇫🇷 Francia
2.5
1.0
1.3
🇩🇪 Germania
1.8
-0.5
0.9
🇮🇹 Italia
3.7
0.7
0.7
🇬🇧 Regno Unito
4.1
0.5
0.6
I dati riportati si riferiscono alla crescita reale del PIL, variazione percentuale annuale.
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