Diminuisce il potere d'acquisto delle famiglie italiane
Diminuisce il potere d’acquisto delle famiglie italiane
Il reddito reale pro capite delle famiglie nell’OCSE è salito per il quarto trimestre consecutivo, aumentando dello 0,5%
nel secondo trimestre del 2023, mentre il PIL reale pro capite è cresciuto dello 0,4%. Tuttavia, il ritmo di crescita del
reddito reale pro capite ha rallentato nel Q2 2023 rispetto al Q1, quando era stata registrata una crescita del 1,4%.
Nonostante l’aumento complessivo del reddito reale pro capite, la situazione è stata mista tra i paesi dell’OCSE.
Dei 21 paesi per i quali sono disponibili dati, 11 hanno registrato un aumento nel Q2 2023, mentre dieci hanno registrato
una diminuzione. Tra le economie del G7, il reddito reale pro capite è aumentato in tutti i paesi per i quali sono
disponibili dati, tranne che in Italia.
Il Canada ha registrato il maggior aumento (1,2%), trainato dalla crescita delle retribuzioni dei dipendenti e degli autonomi,
che ha parzialmente invertito la diminuzione nel Q1 2023. Il secondo aumento più significativo è stato registrato nel
Regno Unito (0,9%), trainato dall’aumento dei benefici sociali e, in misura minore, dalle retribuzioni dei dipendenti.
Al contrario, negli Stati Uniti la crescita del reddito reale pro capite è rallentata al 0,5% nel Q2 2023 rispetto al
2,3% nel trimestre precedente.
La corsa dei prezzi di alcuni alimenti di base: olio d’oliva a +75% in due anni
Restando in tema di inflazione e potere d’acquisto, ci sono alcuni alimenti i cui prezzi sono cresciuti notevolmente
nel corso degli ultimi due anni.
Un esempio? A settembre 2023, il prezzo dell’olio d’oliva è risultato essere il 75% più alto rispetto a gennaio 2021.
A gennaio 2022, i prezzi erano già aumentati dell’11% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, e tra settembre 2022
e settembre 2023, i prezzi hanno registrato un aumento significativo.
Anche i prezzi delle patate sono in aumento vertiginoso. Dal gennaio 2021, i prezzi delle patate sono aumentati del 53%
a settembre 2023, dopo un picco nel giugno 2023 (+60%).
Per quanto riguarda i prezzi delle uova, a settembre 2023 sono risultati essere il 37% più alti rispetto a gennaio 2021.
I prezzi delle uova si sono stabilizzati nei primi due trimestri del 2023 e hanno mostrato una leggera diminuzione ad agosto
e settembre di quest’anno.
Anche i prezzi del burro hanno seguito un andamento simile. I prezzi del burro hanno raggiunto il picco a dicembre 2022
(+44% rispetto a gennaio 2021) per poi iniziare a diminuire lentamente. A settembre, il burro costava il 27% in più rispetto
a gennaio 2021.
La speranza di vita è un indicatore chiave della salute e del benessere di una nazione. In Europa, l’Italia emerge come
uno dei paesi con le aspettative di vita più elevate, sfiorando le vette in termini di longevità. Nel 2021, mentre
l’aspettativa di vita complessiva dell’Unione Europea si attestava a 80,1 anni, l’Italia dimostrava di avere una posizione
di rilievo in questo contesto.
La crescita dell’aspettativa di vita nell’UE negli ultimi due secoli è stata costante, con poche eccezioni durante periodi
di guerra. Questo progresso è attribuibile a una serie di fattori, tra cui avanzamenti significativi nella cura medica,
miglioramenti nelle condizioni di vita e ambientali, cambiamenti nelle condizioni lavorative, e/o modifiche nello stile di vita.
Diversi elementi incidono sulle differenze interregionali nell’aspettativa di vita. La vicinanza ai servizi sanitari, il
livello di prosperità di una regione, le differenze di stile di vita e cultura, le condizioni climatiche sono solo alcune
delle variabili che possono influire su questo importante indicatore di salute.
La pandemia da COVID-19 ha, tuttavia, segnato un’impronta negativa. Nel 2019, l’aspettativa di vita media dell’UE era di
81,3 anni, ma nel 2020 ha subito un calo di 0,9 anni, seguito da un ulteriore decremento di 0,3 anni nel 2021. L’impatto
della pandemia è stato distribuito in modo disomogeneo tra gli Stati membri, influenzato da fattori come la capacità delle
strutture sanitarie regionali e la salute generale della popolazione.
Un dato interessante emerge analizzando le differenze di genere. Nel 2021, l’aspettativa di vita media delle donne nell’UE
raggiungeva i 82,9 anni, contro i 77,2 anni degli uomini. Le differenze più ampie si riscontrano nei paesi baltici, in
alcune regioni polacche e rumene, mentre sono meno marcate nelle regioni danesi, olandesi e svedesi.
In Italia, la regione con la più alta aspettativa di vita per le donne nel 2021 è stata la Provincia Autonoma di Trento,
con 86,7 anni, posizionandosi tra le prime in Europa. Per gli uomini, alcune regioni del nord e centro Italia hanno registrato
le aspettative di vita più alte, confermando l’eccellenza italiana in termini di salute.
Qual’è il rendimento netto dei BTP oggi?
Il rendimento netto annuo del BTP a tasso fisso con scadenza residua ad 1 anno è del 3.16%,
mentre il BTP a 10 anni rende il 3.73% netto.
Il grafico sottostante mostra come varia il rendimento annuo dei BTP a tasso fisso in base al loro tempo residuo:
Dati aggiornati a 10 Novembre 2023.
Il rendimento netto viene calcolato assumendo che il BTP venga acquistato oggi al prezzo di mercato
e tenuto fino a scadenza, e tiene conto dell’eventuale tassa sul capital gain del 12.5% e
dell’imposta di bollo del 0.2% annuo.
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